Anonimo (sec. XIV) | Il lupo d'Agobio

Anonimo (sec. XIV) | Il lupo d’Agobio

Un anonimo frate francescano, nella seconda metà del Trecento, tradusse in volgare alcuni capitoli degli Atti di san Francesco e dei suoi compagni, apparsi in lingua latina all’inizio di quel secolo: vi era conservato il meglio della tradizione orale relativa ai fatti che si riferivano al Santo di Assisi e ai suoi primi compagni. La scelta, o florilegio, diede il nome di Fioretti alla raccolta che traduce la cronaca in pura poesia. Disse Francesco Flora che la letteratura italiana possiede libri più grandi ma nessuno più caro alla nostra anima.

Al tempo che santo Francesco dimorava nella città d’Agobio, nel contado d’Agobio apparì un lupo grandissimo, terribile e feroce, il quale non solamente divorava gli animali, ma aziandio gli uomini.